SVILUPPO ECONOMICO ED ECONOMIA CIRCOLARE

Sul Resto del Carlino Bologna del 21/12 sono apparsi due articoli molto interessanti. Riguardano due esempi virtuosi di come un territorio può creare delle condizioni per lo sviluppo economico e di come l’economia circolare possa sempre più diventare un’opportunità per le imprese, per un territorio e per la tutela dell’ambiente.
Ma andiamo con ordine. Lo sviluppo economico di un territorio è fondamentale per creare occupazione e per fare investimenti e quindi per sostenere la crescita del Paese. Nel territorio a Nord di Bologna l’Interporto, nato nel 1971, fu pensato per diventare un polo logistico al fine di decongestionare il traffico in città e per offrire soluzioni e servizi innovativi per le attività di carico e scarico merci. Dopo quasi 50 anni di vita, oggi Interporto Bologna rappresenta uno degli Hub logistici più importanti d’Europa con una superficie di oltre 4 milioni di mq, di cui 665k di mq destinati a facility ferroviarie/intermodali e 600k di mq dedicati a magazzini e 600.000 mq di magazzini coperti. La notizia di oggi della firma dell’Accordo per l’espansione dell’Interporto di ulteriori 1.047.954 mq di superficie per una capacità edificatoria di 70.000 mq è un’ottima notizia che consentirà ad Interporto di crescere ulteriormente e di portare un impatto positivo sull’occupazione del territorio. La scelta degli anni ‘70 della pianificazione urbanistica bolognese e degli Enti Pubblici (Comune e Citta Metropolitana) che ne detengono la maggioranza delle quote è stata fondamentale per la crescita del territorio e testimonia come anche il pubblico possa essere un attore determinante e decisivo per promuovere lavoro, sviluppo ed occupazione.

Sul fronte ambientale è notizia di oggi la firma di un Patto di collaborazione fra Hera SPA la multiutility che gestisce rifiuti, acqua, gas ed elettricità e l’azienda Coprob per utilizzare il compost prodotto dai rifiuti organici per i terreni coltivati a barbabietola. Oggi Coprob è la più grande azienda italiana produttrice di bietole. Un’azienda che ha sede a Minerbio che conta oltre 5.000 aziende socie che producono oltre 250.000 tonnellate di zucchero l’anno. Il patto di collaborazione consentirà di aumentare la sostanza organica nei terreni grazie appunto all’uso del compost fornito da Hera. Questo è un esempio concreto di come dall’Emilia si stia iniziando ad investire realmente nell’economia circolare e di come rappresenti un modello ed una strada da seguire per il futuro delle nostre comunità.

Pieve di Cento (BO)