Un blog

Ho pensato e deciso di fare un blog per raccontare un po’ di mie riflessioni. Ma anche per raccontare un po’ delle mie esperienze. Dopo dieci anni da amministratore, tanti sono stati i progetti portati avanti, tante le iniziative promosse e diversi i problemi ancora da risolvere.
Dopo dieci anni da Sindaco sto cambiando attività professionale. Davanti a me si apre una fase nuova. Per questo ho pensato ad un blog. Ad un modo per me di scrivere alcune esperienze e riflessioni dei dieci anni bellissimi da amministratore. Ad uno spazio che possa anche parlare delle sfide e delle opportunità che un mondo che cambia veloce impone ai territori, a chi ad ogni livello di occupa di policy making.
Ognuno di noi ha delle storie da raccontare (come dice il mio amico scrittore di “storie” Matteo Bortolotti) e se anche piccole rappresentano tante piccoli mondi fatti di emozioni, di pensieri, di modi di costruire senso e di diffondere creatività attorno a noi.
In questi anni ho avuto la fortuna di abitare un territorio, l’Emilia-Romagna, che storicamente ha perseguito un’idea di sviluppo economico accanto all’opportunità di garantire quella coesione sociale che è stata anche uno dei fattori trainanti dello sviluppo. Lo ha fatto nei momenti più difficili della storia del ‘900, nella fase della ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, e durante la crisi economica-finanziaria (la Grande recessione) che dal 2007 al 2013 ha colpito tutti i Paesi occidentali. Oggi l’Emilia Romagna è riuscita negli ultimi anni, grazie a politiche condivise fra Enti Pubblici, privati e associazioni di categoria, a ripartire. L’Italia invece ancora fatica a perseguire quello sviluppo in grado di non lasciare indietro nessuno e di ridare speranza e fiducia a tanti italiani, quello sviluppo che richiede stabilità, politiche industriali, infrastrutturali, ambientali e formative per arrivare a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 che rappresenta una faro per tutti i Paesi occidentali europei.
Oggi abbiamo dei divari che vanno colmati: una frattura fra Nord e Sud oramai storicizzata ed il rischio di una frattura fra centro e periferia che oggi inizia a minacciare la coesione anche nelle aree e nelle zone più ricche del Paese.
Per questo penso che locale e globale vadano tenuti insieme e non messi in conflitto.
Per questo penso che politiche nazionali e locali debbano essere sempre più correlate e intrecciate. Da locale è possibile ideare politiche che diventano legislazione nazionale, così come politiche nazionali possono essere declinate nelle azioni e nelle attività sul locale.
Ogni settimana scriverò almeno un articolo e, se volete, lasciate il vostro indirizzo così da ricevere per primi l’articolo della settimana!

Pieve di Cento (BO)